Facebook aggiorna l’algoritmo: tempi duri per le pagine spam
Facebook stà diventando un terreno sempre più impervio da percorrere, specialmente per chi possiede o gestisce le pagine aziendali. Sono molto molto lontani infatti, i tempi in cui bastava creare un contenuto, pubblicarlo e controllarne i risultati (tutto sommato buoni).
Oggi lo scenario è assai diverso e potrebbe sembrare a tratti apocalittico: molti gestori di pagine aziendali infatti, vedono come unica soluzione al problema della visibilità dei loro post, quello di destinare un cospicuo budget alla sponsorizzazione degli stessi.
In realtà Facebook si è “soltanto” reso conto, che il punto di vista dell’utente è quello che conta davvero, l’attenzione è rivolta specialmente ai benefici che questi possono trarre dall’uso della sua piattaforma, più che a quello che le aziende vogliono ottenere.
Che fare allora? L’unica soluzione è quella di abbandonare totalmente l’ottica commerciale/aziendale per sposare unicamente quella dell’utente.
Lo scorso mese Facebook ha (di nuovo) aggiornato il suo algoritmo, rilasciando due modifiche nel giro di cinque giorni, allo scopo di preservare l’utilità dello strumento. Vediamo quali sono.
PIU’ VALORE ALLA DURATA DEI VIDEO
Sappiamo già che i video sono oramai il contenuto più utilizzato sul Social (grazie anche al forte impulso ricevuto). Il risultato? Grandi quantità di contenuti filmati, non tutti di qualità, non tutti interessanti, non tutti pertinenti con i profili.
Facebook già da tempo si impegna a migliorare l’esperienza che l’utente ha con i video, presidiando il comportamento che gli utenti hanno con questo contenuto. I due elementi che ne decretano la qualità sono il suono del video (se viene attivato o disattivato durante la visione) e il tipo di visualizzazione (se è visto in formato ridotto o a schermo intero).
A questi criteri se ne aggiunge ora un terzo: il timing di visualizzazione, ossia il tempo che le persone dedicano alla visualizzazione dei video, in proporzione anche alla sua effettiva durata.
CONTENUTI RILEVANTI
La seconda modifica introdotta è legata sostanzialmente al miglioramento dei contenuti rilevanti visualizzati nella Time Line. Lo scopo è quello di dar rilievo ai contenuti ritenuti più autentici, veritieri e lontani da spam.
Facebook si è semplicemente reso conto, che ciò che interessa davvero l’utente e gli impedisce di abbandonare la sua piattaforma, è il contenuto autentico.
Tutto ciò si ripercuote sulla visibilità dei post e dei contenuti delle pagine che abusano di spam.
Per questo update del suo algoritmo, Facebook ha agito seguendo un procedimento preciso: è partito da una categorizzazione delle pagine, allo scopo di identificare quelle che fanno uso sistematico di richiami all’attenzione (ad esempio contenuti del tipo “metti mi piace se ti piace questo, commenta se ti piace, condividi per quest’altro”), allo scopo di identificare da ora in avanti, tutti i post che potrebbero essere ritenuti spam e quindi penalizzarli.
Insomma tempi duri per le pagine spam, meglio abbandonare completamente l’ottica esclusivamente commerciale.